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Vita Comunitaria

Un santo delle nostre terre

Martedi 17 gennaio. S. Antonio Abate: gli eventi di preghiera nella nostra Unità Pastorale

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Alcuni cenni biografici su Sant’Antonio Abate ci conducono alle sue origini egiziane (3° sec dC) alla sua condizione di orfano, in giovane età, di entrambi i genitori, alla scelta della vita eremitica, fatta di lavoro e preghiera, nel deserto della Tebaide. 
Una vita austera, tormentata da tentazioni e persecuzioni, ma anche generosamente offerta a chi aveva bisogno di consigli o di cure, in particolare ai più poveri.

Visse a lungo e, fin dall'antichità, fu venerato come patrono di allevatori e agricoltori e come protettore degli animali da allevamento. Una venerazione legata anche alla guarigione di varie malattie tra  le quali l' “herpes zoster", popolarmente conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”.


L’iconografia di Sant’Antonio ce lo raffigura con il bastone tipico dell'eremita, affiancato da un maialino che, secondo alcuni, si riferisce al fatto che Antonio e i suoi seguaci allevavano i maiali, prima considerati impuri, per utilizzarne la carne come cibo e il grasso come unguento per nutrire e guarire poveri e ammalati.


. Stralciando dalle numerose tradizioni che arricchivano il 17 gennaio, si ripercorre una vera festa sentita e vissuta da tutto il mondo rurale e, di riflesso, da quello degli animali. 

In ogni stalla c' era una nicchia con la statua del Santo, pulita con ogni cura e con accanto una candela accesa per tutto il giorno. Al bestiame, ben spazzolato, era riservato il fieno migliore.


La partecipazione alla S. Messa era un dovere irrinunciabile, mentre sulla tavola  non poteva mancare la torta di Sant’Antonio, si tramandava infatti la leggenda che senza quel dolce sarebbe crollata la casa o il fienile.  Molti sono anche  i proverbi che ruotano attorno a “Sant’Antoni dal gugin", chiamato così per distinguerlo da Sant’Antonio da Padova.


Nel tempo la venerazione non si è spenta e anche  quest'anno martedi 17 gennaio 2023 sono molte le iniziative nella nostra Unità Pastorale

ore 11.00 - messa solenne a Sermide con la presenza delle principali associazioni di categoria del settore agricolo. Al termine, sul cortile interno della Chiesa, la tradizionale benedizione dei trattori.
ore 16.00 messa a Bonizzo
ore 17,30 – sagrato di Carbonara - benedizione degli animali domestici
ore 18.00 - sagrato di Sermide - benedizione degli animali domestici. 

Nell'occasione saranno disponibili delle statuette di S. Antonio da mettere, con un lume acceso, nelle stalle o nelle abitazioni.

Martedi 17 e i giorni seguenti ci sarà la benedizione delle stalle a Carbonara.

Diocesi di Mantova