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Vita Comunitaria

"Da ferite a feritoie"

Gli auguri da parte dei preti e delle suore dell'unità pastorale

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Per dirla con un'efficace espressione usata dal vescovo Tonino Bello, la luce di Gesù è capace di trasformare le "ferite" in "feritoie". 

   Stiamo vivendo ancora giorni difficili. La paura e l’incertezza del futuro gravano sulle nostre scelte e quelle dei più giovani tra di noi. Il creato è ferito. Il mondo del lavoro è ferito. Le nostre famiglie sono ferite. Ognuno di noi porta in sé le proprie ferite, alcune delle quali sanguinano in silenzio, altre sono evidenti. La nostra Caritas è testimone quotidiana di tante ferite che con la pandemia si sono aperte, anche laddove, fino a qualche mese prima, sembravano impensabili. Ci sono poi ferite affettive, ferite psicologiche, relazionali. Aumentano le solitudini, e nell’era della comunicazione ci sono sempre più persone che anche queste feste trascorreranno in solitudine, in attesa che questi giorni passino velocemente. Credere non significa far finta di niente. Le ferite fanno male. Anche a noi credenti.

    Eppure, come diceva la frase con la quale abbiamo aperto questo augurio, forse è soltanto dalle ferite che può arrivare la Luce di Gesù. Quelle ferite possono realmente diventare feritoie…Nessuno di noi ama mostrare le proprie ferite, eppure è soltanto quando abbiamo il coraggio di esporle che qualcuno potrà curarle, è quando abbiamo il coraggio di metterle sotto la Luce di Dio che diventeranno le porte di accesso per una rinascita, per rimetterci in piedi. Tutti siamo feriti. Anche la Chiesa. Ma a noi scegliere se metterle sotto il sole di Dio. 

Quante relazioni cambierebbero se soltanto avessimo la forza di mostrarci reciprocamente le ferite e smettessimo di continuare a sforzarci di tenerle nascoste. Si aprirebbero strade di riconciliazione, di perdono, di amicizia. I feriti non fanno paura a nessuno…Un po' come Gesù, nel silenzio di Betlemme. 

Anche a Betlemme, anche in quella povertà e debolezza, è entrata la Luce. Nel mondo, ferito da guerre, ingiustizie, violenze, è entrata la Luce. Maria, Giuseppe, i pastori hanno lasciato che nelle loro ferite entrasse la Luce e questa splende ancora. 

   Guarda, o bambino di Betlemme, le nostre ferite. Non te le nascondiamo…perché siamo sicuri che potranno diventare le feritoie attraverso le quali potrai regalarci quella luce di cui abbiamo bisogno per vivere.

Buon Natale


Don Giampaolo, don Gabriele, don Nicola, sr. Lia, sr. Elisabetta, sr. Luciana

Diocesi di Mantova